Inflazione – Notizie, articoli, dati e grafici per studiare l'inflazione in Italia, Europa e USA

Notizie, articoli, dati e grafici per studiare l'inflazione in Italia, Europa e USA

Inflazione maggio 2011 Italia

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L’inflazione nel mese di Maggio 2011 è risultata pari a 2,6%. Ad aprile 2011 il dato era stato uguale.

Sempre a Maggio 2011 l’inflazione mensile rispetto al mese precedente (Aprile 2011 ) segna un valore del 0,1%

L’inflazione biennale, rispetto a Maggio 2009 è risultata uguale a 4,1%.

Lo scorso anno (Maggio 2010) la variazione rispetto al 2009,  era stato del 1,4%.

Inflazione in ITALIA Maggio 2010 - Maggio 2011

I dati ufficiali li trovi qui

Written by Redattore capo

22 giugno 2011 at 6:13 PM

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Inflazione media anno 2010

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L’inflazione media in Italia nell’anno 2010 si è attestata al 1,5 per cento.

Nel 2009 il valore era stato uguale a 0,8 per cento contro il 3,3 per cento del 2008.

ANNO VALORE DETTAGGLIO
2008 3.3% Dettaglio
2009 0.8% Dettaglio
2010 1.5% Dettaglio
2011 2.3% Dettaglio

Per opportuna conoscenza abbiamo pubblicato anche il valore medio per l’anno 2011 (fino a Febbraio 2011).

Si noti come è già “visibile” un aumento repentino dell’inflazione media. A febbraio il dato è pari a 2,3%

Per approfondire consigliamo di visitare il sito RIVALUTA.it

Written by Redattore capo

25 marzo 2011 at 6:02 PM

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Inflazione in Italia da Gennaio a Novembre 2010

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Anno 2009

  1. Novembre 138,0 0,0 +0,7
  2. Dicembre 138,3 +0,2 +1,0

Anno 2010

  1. Gennaio 138,5 +0,1 +1,3
  2. Febbraio 138,6 +0,1 +1,2
  3. Marzo 139,0 +0,3 +1,4
  4. Aprile 139,5 +0,4 +1,5
  5. Maggio 139,6 +0,1 +1,4
  6. Giugno 139,6 0,0 +1,3
  7. Luglio 140,1 +0,4 +1,7
  8. Agosto 140,4 +0,2 +1,6
  9. Settembre 140,1 -0,2 +1,6
  10. Ottobre 140,4 +0,2 +1,7
  11. Novembre 140,4 0,0 +1,7

Indice generale nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettivita’ (Nic) compresi i tabacchi. (1995=100) Fonte: Istat

Un riferimento per il calcolo dell’inflazione con l’indice NIC con tabacchi è qui

Written by Redattore capo

29 dicembre 2010 at 10:56 am

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Inflazione Italia novembre 2010

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L’ISTAT comunica che l’inflazione annua nel mese di Novembre 2010 è risultata pari a 1,7% contro il 1,7% dello scorso mese di Ottobre

Lo scorso anno l’inflazione risultò uguale a 2,4%.

Notizie dati e grafici su Rivaluta.it

Grafico inflazione Italia Novembre 2010

Grafico inflazione Italia Novembre 2010

L’inflazione annua nel mese di Novembre 2010 è risultata pari a 1,7% contro il 1,7% dello scorso mese di Ottobre

Written by Redattore capo

28 dicembre 2010 at 2:28 PM

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Inflazione Cina:Barricate anti inflazione

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Il governo Cinese reagisce tirando ancora una volta la cinghia del credito.

In Cina i prezzi corrono sempre più forte. A novembre il tasso d’inflazione è stato pari al 5,1%, un dato superiore alle stime più pessimiste degli analisti e in netto rialzo rispetto a ottobre (4,4%). Ma soprattutto si tratta del livello più elevato degli ultimi ventotto mesi.

Il 25 dicembre 2010 la People’s Bank of China ha alzato il costo del denaro di 25 punti base: i tassi di interesse sui prestiti bancari sono saliti al 5,81%, mentre quelli sui depositi sono lievitati al 2,75 per cento.

Anche l’anno scorso nel giorno di Natale fu arrestato il Premio Nobel per la Pace, Liu Xiaobo – la mossa della Pboc non ha sorpreso.

Da settimane, infatti, di fronte alla montante onda inflazionistica, gli analisti prevedevano un rialzo del costo del denaro prima della fine dell’anno. I mercati hanno reagito in modo tiepido: a parte la Borsa di Shanghai, che ha perso quasi il 2%, le altre hanno contenuto le perdite

Articolo consigliato

Written by Redattore capo

28 dicembre 2010 at 1:44 PM

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Ciclo economico & Mercati finanziari

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Premessa

Credo profondamente che non sia possibile partecipare nei mercati finanziari senza avere ben presente il meccanismo che è alla base del prezzo dei diversi veicoli finanziari di investimento.

Una conoscenza di tale meccanismo non mette certamente l’investitore al riparo da perdite ma permette un’attenta valutazione del grado di rischio che l’investitore stesso intende sottoscrivere attraverso la compravendita di veicoli finanziari.

Credo, altresì, che il “mondo della finanza” sia strettamente correlato all’andamento dell’economia reale in quanto il valore aggiunto si crea alla base del sistema economico ed il meccanismo del prezzo dei mercati finanziari ne illustra fedelmente l’andamento.

Da questi due dogmi nasce il mio approccio personale ai mercati finanziari la cui caratteristica saliente è quella della ricerca dei punti di squilibrio nei principali mercati in relazione all’andamento dell’economia reale.

Lo schema di correlazione fra i diversi mercati finanziari utilizzato è quello proposto da Pring Martin J. nel suo libro:

Analisi tecnica dei mercati finanziari

Pring Martin J.

Mc Graw-Hill Companies

Preme sempre sottolineare come nessun schema teorico di correlazione spiega con certezza l’andamento dei mercati finanziari e rappresenta sempre una approssimazione di quello che è la realtà.

Volevo segnalare anche questi appunti del corso di Economia del Mercato Mobiliare della Prof. Rosaria Cerrone

http://www.manuali.it/manuali-guide/Economia-Politica-e-Istituzioni/Borsa/Mercato-Mobiliare/Economia-del-Mercato-Mobiliare/1939.htm

dai quali mi permetto di riportare la sezione relativa alla spiegazione del meccanismo della formazione dei prezzi nei mercati finanziari.

Written by Lorenzo Smeraldi

15 settembre 2008 at 4:33 PM

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Il futuro parla inflazione!

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Link UTILI Inflazione in ITALIA, Europa e US

L’anno 2008 sarà certamente ricordato in campo economico come l’anno del risveglio delle pressioni inflazionistiche.

Basta sfogliare qualsiasi rivista o quotidiano economico oppure seguire un qualsiasi telegiornale per leggere in prima pagina ed ascoltare nei servizi giornalistici televisivi, quasi quotidianamente, il termine inflazione. Ma cos’e’ l’inflazione? In economia si è soliti indicare con tale termine un incremento generalizzato e continuativo del livello dei prezzi nel tempo. L’oscillazione dei prezzi è la risultante di un mutamento nell’equilibrio fra domanda ed offerta. In campo economico è oramai ampiamente condiviso dagli economisti che l’inflazione, nel lungo periodo, è un fenomeno di natura monetaria in quanto l’aumento dell’offerta di moneta superiore alla domanda stimola, a sua volta, la domanda di beni e servizi e la propensione ad effettuare investimenti (reali e finanziari), con innesco di circolo vizioso che porta a spinte inflazionistiche via via crescenti (Come vedremo tale modello primario del fenomeno inflativo mette in stretta correlazione inflazione e ciclo economico). Altre cause all’origine di questo fenomeno, esterne al sistema economico regionale, sono riconducibili all’aumento del costo di materie prime e di beni intermedi in seno al ciclo industriale (Tale modello secondario, a differenza del precedente, spiega il fenomeno dell’inflazione importata). Tornando all’attualità dei giorni nostri appare evidente come il risveglio di spinte inflazionistiche nell’area dell’Euro sia ascrivibile al vigoroso aumento del prezzo di materie prime, energetiche in particolare, a fronte di nuovi squilibri fra domanda ed offerta originatisi in questi mercati in anni recenti. La domanda che ricorre negli ambienti economici da qualche mese è sempre la stessa … questo aumento del tasso d’inflazione è da considerarsi solo temporaneo, in quanto legato a squilibri limitati in precisi mercati che potrebbero rientrare nei prossimi anni, oppure esso rappresenta il primo campanello d’allarme circa un futuro inflazionistico di più lunga durata? Studi susseguitisi nel tempo hanno evidenziato che un ciclo dell’economia reale dei paesi occidentali è caratterizzato, statisticamente, da una durata media di circa 5 anni all’interno del quale si assiste ad una fase di crescita economica ed una fase di successiva contrazione, talvolta sfociante in recessione o, ancor peggio, in depressione.

All’interno del ciclo economico è presente anche un ciclo inflazionistico in quanto l’attività economica reale incide profondamente sulla dinamica dei prezzi dei beni e servizi. La principale cause di innesco di spinte inflazionistiche in seno al ciclo economico è ascrivibile ad una maggior domanda che si verifica nella fase di crescita, che a sua volta determina un incremento della capacità produttiva e, quindi, della forza lavoro con conseguente pressione al rialzo su salari e stipendi. Riassumendo, un ciclo inflazionistico in seno al ciclo economico ha inizio a fronte di uno squilibrio fra domanda ed offerta (a favore della domanda) che innesca processi di rafforzamento di capacità produttiva aziendale e di forza lavoro con conseguente aumento dei salari e stipendi che si riflette successivamente su un aumento dei costi di produzione e, quindi, sul costo dei beni e servizi finali al processo produttivo. Il punto di massima inflazione si registra generalmente nel momento di massima contrazione dell’attività economica (in quanto salari e prezzi al consumo sono gli ultimi a subire le spinte inflazionistiche crescenti in seno al processo produttivo) e tende a smorzarsi a seguito del riassorbimento degli squilibri fra domanda ed offerta che erano all’origine della crescita economica stessa.

Il sistema, come teorizzava Adam Smith, tende a raggiungere spontaneamente un suo livello di equilibrio, passando attraverso squilibri di segno opposto, conferendo al fenomeno una caratteristica di ciclicità, più o meno marcata, della durata media di 5 anni.

Written by Lorenzo Smeraldi

14 agosto 2008 at 7:12 PM

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Inflazione & potere d’acquisto del reddito

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Nell’ultimo bollettino ISTAT (www.istat.it) sulla dinamica inflazionistica, pubblicato in data 11/08/2008, si legge che a Luglio 2008 l’inflazione misurata dall’indice nazionale dei prezzi al consumo ha evidenziato un’ulteriore significativa accelerazione che ha portato il tasso tendenziale al 4,1 per cento, dal 3,8 per cento del mese di Giugno. Sembra non volersi fermare la tendenza rialzista delle pressioni inflazionistiche che in questo 2008 stanno portando ad una considerevole perdita di potere d’acquisto del reddito degli italiani.

Il potere d’acquisto riferito ad un reddito unitario (1 Euro) esprime la quantità di bene composito (in riferimento ad un paniere di beni utilizzato per la misurazione del livello generale dei prezzi) che si può acquistare con un’unità della moneta oggetto di misurazione del reddito. Esso rappresenta l’inverso dell’indice generale dei prezzi registrato in un sistema economico ad una determinata data. Essendo legato all’indice generale dei prezzi da una relazione inversa, all’aumentare di tale indice il potere d’acquisto tende a diminuire.

Trovano, pertanto, sempre più fondamento gli allarmi lanciati da tempo dal Governatore della Banca d’Italia, Mario Draghi, come quello contenuto nel suo intervento all’Aspen Institute Italia del 1 luglio 2008 : “… I prezzi di materie prime essenziali crescono, stipendi e salari perdono potere d’acquisto, è minacciata la tranquillità dei risparmi …” (www.bancaditalia.it)

Tutti i principali protagonisti dell’economia italiana, e non solo, sono sempre più allarmati circa il forte calo di potere d’acquisto del reddito dei lavoratori e delle loro famiglie. Ma a quanto ammonta la perdita di potere d’acquisto del reddito per effetto del fenomeno inflazione?

Prima di analizzare tale fenomeno occorre fare qualche precisazione. Semplificando i termini della questione scomponiamo il reddito di un soggetto in due distinte parti, una quota destinata al consumo ed una quota destinata al risparmio, cioè al consumo differito nel tempo. Entrambe le quote di reddito sono soggette al potere logorante dell’inflazione in quanto sia il reddito immediatamente disponibile al consumo sia il reddito accantonato per consumi futuri subiscono l’aumento generale dei prezzi di beni e servizi nel tempo. Cosa significa calcolare la perdita di potere d’acquisto del reddito di un soggetto? Significa semplicemente valutare l’incidenza dell’aumento dei prezzi sulla capacità d’acquisto di una determinata quantità di moneta indipendentemente dal fatto che venga utilizzata per il consumo immediato o differito.

Il principale indice di misurazione del livello generale dei prezzi calcolato dall’ISTAT è riferito alla dinamica del valore di un paniere di beni per i quali vengono rilevati i prezzi. La metodologia dell’indice dei prezzi al consumo prevede l’aggiornamento annuale sia della lista dei prodotti per i quali vengono rilevati i relativi prezzi sia della ponderazione con cui i prodotti partecipano al calcolo dell’indice. L’aggiornamento annuale della composizione e della ponderazione del paniere ha la finalità di mantenere nel tempo la capacità degli indici dei prezzi di riflettere i cambiamenti nei comportamenti dei consumatori e di adeguare i pesi assegnati ai prodotti alla mutata struttura dei consumi delle famiglie. Generalmente quando si parla di indice generale dei prezzi ci si riferisce all’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC) il quale viene utilizzato come misura dell’inflazione per l’intero sistema economico; in altre parole si considera la collettività nazionale come un’unica grande famiglia di consumatori, all’interno della quale le abitudini di spesa sono ovviamente molto differenziate. Sono proprio queste abitudini di spesa differenziate all’origine di una diversa percezione del fenomeno inflativo tra i consumatori in quanto il reddito è soggetto a differente perdita d’acquisto in funzione dei cosiddetti capitoli di spesa in capo al singolo consumatore.

Written by Lorenzo Smeraldi

12 agosto 2008 at 4:09 PM

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Inflazione ITALIA: luglio 2008

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A Luglio +0,5 su giugno  e +4,1% in un anno

INFLAZIONE sempre più alto. Lo stesso dato fu registrato nel Giugno 1996 (Giu-1995 Giu-1996)

Qui la serie storica

Inflazione ITALIA luglio 2008

Inflazione ITALIA luglio 2008

Written by Redattore capo

11 agosto 2008 at 1:13 PM

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Dati e notizie sull’inflazione Italiana, Area euro e US

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Su www.rivaluta.it  troverai una ottima base di dati statistici sull’ inflazione Italiana, Aarea Euro e USA

Inoltre grafici e articoli ti aiuteranno a studiare l’inflazione

Written by Redattore capo

11 agosto 2008 at 10:35 am

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